Ottobre 26, 2025

Normativa estintori: cosa dice la legge e cosa devono sapere aziende e privati

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Normativa estintori: cosa dice la legge e cosa devono sapere aziende e privati

La sicurezza antincendio è una responsabilità importante per aziende, attività commerciali, enti pubblici e anche contesti residenziali. Gli estintori sono strumenti fondamentali di primo intervento, ma la loro presenza non basta: è necessario che siano installati correttamente, manutenuti con regolarità e in linea con la normativa vigente. In questo articolo, scopriamo quali sono le norme attualmente in vigore in Italia, quali obblighi comportano e cosa fare per essere sempre in regola.

Le normative antincendio attualmente in vigore

Negli ultimi anni la normativa antincendio è stata aggiornata con tre nuovi decreti, che dal 2022 hanno abrogato il precedente DM 10 marzo 1998:

  • DM 1 settembre 2021 (“Decreto Controlli”)
    Regola la manutenzione e il controllo degli impianti e attrezzature antincendio, compresi gli estintori. Stabilisce requisiti per le ditte manutentrici e i tecnici qualificati.
  • DM 2 settembre 2021 (“Decreto GSA”)
    Riguarda la gestione della sicurezza antincendio durante l’esercizio dell’attività lavorativa, inclusa la formazione degli addetti antincendio.
  • DM 3 settembre 2021 (“Decreto Minicodice”)
    Fornisce i criteri generali per la valutazione e gestione del rischio incendio nei luoghi di lavoro, sostituendo le indicazioni precedenti.

A queste disposizioni si affianca la norma tecnica di riferimento:

  • UNI 9994-1:2024
    Regola nel dettaglio installazione, controllo, revisione e collaudo degli estintori portatili, con aggiornamenti su periodicità, tracciabilità e procedure.

Chi è obbligato a installare estintori?

Secondo la normativa vigente, ogni luogo di lavoro – dall’ufficio alla fabbrica, dal negozio al magazzino – deve essere dotato di un numero adeguato di estintori, in base al rischio incendio e alla superficie.

Sono tenuti a rispettare la normativa anche:

  • Attività aperte al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi).
  • Condomini con autorimesse o impianti tecnici comuni.
  • Enti scolastici, strutture sanitarie, pubbliche amministrazioni.

L’obbligo vale anche per molti ambienti non lavorativi, se classificati come a rischio.

Quanti estintori servono e dove vanno posizionati

La quantità e la tipologia di estintori devono essere determinati in base a:

  • Superficie del locale;
  • Piano di evacuazione e compartimentazione antincendio;
  • Tipologia di attività (e materiali presenti);
  • Classificazione del rischio: basso, medio o elevato.

Le principali regole di installazione previste dalla UNI 9994-1:2024 sono:

  • Gli estintori devono essere ben visibili, facilmente accessibili e segnalati con cartellonistica a norma.
  • L’altezza di installazione non deve superare i 1,5 m dalla maniglia.
  • La distanza massima da percorrere per raggiungerne uno non deve superare i 30 metri.
  • È consigliata la presenza di almeno un estintore per piano.

Chi è responsabile della conformità?

La responsabilità della corretta gestione degli estintori spetta a:

  • Datore di lavoro nelle aziende, ai sensi del D.Lgs. 81/2008;
  • Amministratore di condominio, in caso di parti comuni soggette a rischio;
  • Titolare dell’attività nel caso di liberi professionisti, artigiani o esercenti.

La legge prevede inoltre la nomina di una figura addetta alla gestione delle emergenze (addetto antincendio), che deve essere formata con corsi specifici come stabilito dal DM 2/9/2021.

Manutenzione degli estintori: cosa prevede il DM 1/9/2021

La manutenzione è obbligatoria e deve essere eseguita da personale qualificato. Le fasi principali sono:

  1. Sorveglianza (mensile): controllo visivo da parte del personale interno.
  2. Controllo periodico (almeno ogni 6 mesi): effettuato da tecnici manutentori.
  3. Revisione programmata:
    • Estintori a polvere: ogni 36 mesi;
    • Estintori a CO₂: ogni 60 mesi;
    • Estintori a schiuma/acqua: ogni 18-24 mesi.
  4. Collaudo:
    • Estintori a pressione permanente: ogni 6 anni;
    • Estintori a pressione interna: ogni 12 anni.

Tutti gli interventi devono essere registrati su apposito cartellino e nel registro dei controlli antincendio.

Cosa rischia chi non è in regola

Il mancato rispetto delle norme può comportare:

  • Sanzioni amministrative, in caso di ispezioni da parte dei Vigili del Fuoco o della ASL;
  • Sospensione dell’attività, se si rilevano gravi carenze di sicurezza;
  • Responsabilità penali in caso di incidenti con lesioni;
  • Perdita della copertura assicurativa per danni da incendio, se l’estintore era inefficiente o non manutenuto.

Come mettersi in regola (e restarci)

Ecco alcune buone pratiche per garantire il rispetto della normativa:

  • Rivolgersi a un’azienda specializzata per installazione e manutenzione certificata.
  • Effettuare una valutazione del rischio incendio aggiornata, anche in ambienti piccoli.
  • Formare il personale con corsi specifici previsti dalla legge.
  • Tenere sempre aggiornato il registro dei controlli e gli attestati di formazione.

Un partner esperto come Cipierre Srl (https://www.cipierresrl.it/ ), con oltre 40 anni di esperienza nella sicurezza antincendio, può offrire una gestione completa e conforme alla normativa vigente.

La normativa sugli estintori è stata recentemente aggiornata per garantire maggiore sicurezza e professionalità nella prevenzione incendi. Aziende e privati devono conoscere i propri obblighi per evitare sanzioni e proteggere persone e ambienti. Con la consulenza di tecnici qualificati e una manutenzione regolare, è possibile essere sempre in regola e pronti ad affrontare qualsiasi emergenza.

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