Sacco Vitellino: cos’è e a cosa serve
Il Sacco Vitellino è il primo elemento visibile in un’ecografia durante una gravidanza. Precisamente, durante l’ecografia si presenta come un cerchietto. Questo è visibile già dopo le prime cinque settimane della gravidanza, e se misura almeno 7 millimetri, si può percepire anche il battito del feto in crescita. Il sacco vitellino si trova nella parte ventrale dell’embrione, ed è rivestito dall’endoderma, ovvero il foglietto embrionale più interno che si forma all’inizio della terza settimana di gravidanza. Questa “sacca” è piena di fluido vitellino, utilizzato dall’embrione come nutrimento durante i primi stadi di sviluppo.
Il sacco vitellino non ha misure prestabilite, e le sue dimensioni variano a seconda della gravidanza. Si sono verificati diversi aborti nei casi in cui il sacco aveva misure eccessivamente grandi rispetto al normale, ma ciò non significa che le sue dimensioni determinino l’esito della gravidanza.
Sacco vitellino: entriamo nello specifico
Il sacco vitellino è una membrana extraembrionale che fornisce sostanze nutritive all’embrione, contribuisce al suo sviluppo, e dà origine alle prime cellule ematiche del feto, nonché alle prime cellule germinali. Membrana extraembrionale significa che non fa parte del corpo dell’embrione, bensì è esterna a questo. Il Sacco Vitellino, infatti, è posizionato nella parte ventrale dell’embrione.
Il sacco vitellino comincia a formarsi circa due settimane dopo la fecondazione dell’ovulo nell’utero, ma risulta visibile solo dopo le prime cinque settimane di gravidanza. Tra la decima e la dodicesima settimana tende a ridursi, tanto che all’inizio della tredicesima settimana non è più visibile nell’ecografia. Questo perché il Sacco Vitellino viene riassorbito in modo proporzionale all’espandersi del sacco amniotico si espande, schiacciandosi contro la placenta.
L’embrione comincia a svilupparsi accanto a questa sacca alla sesta settimana di vita, e man mano che cresce il feto, questa sacca risulta sempre meno visibile durante l’ecografia.
Che cosa ci può dire questa sacca sull’andamento della gravidanza?
Pur essendo il primo a manifestarsi all’occhio meccanico dell’ecografo, il sacco vitellino rivela purtroppo pochi dettagli sull’andamento della gravidanza. Questo perché il suo compito è semplicemente quello di permettere lo sviluppo dell’embrione, pur essendo questo ancora troppo piccolo e non visibile.
Si possono, tuttavia, capire alcuni dettagli, non sull’andamento della gravidanza, ma sull’embrione stesso. Per esempio, se durante l’ecografia si vedono due sacchi vitellini si può dire che la gravidanza è gemellare. Non finisce qui: se i i due sacchi pieni di fluido vitellino sono raccolti in due diverse sacche gestazionali, allora la gravidanza è bicoriale, e probabilmente i gemelli saranno eterozigoti. Se, invece, la sacca gestazionale che raccoglie i due sacchi vitellini è una, allora la gravidanza è monocoriale, e i gemelli saranno monozigoti.
La grandezza del sacco vitellino potrebbe far supporre inoltre la data del concepimento. Tuttavia, se alla sesta settimana il sacco è ancora ben visibile, ma non vi sono indizi dell’embrione, allora si è verificato un aborto spontaneo.
Tutti questi dati, però, devono essere valutati dal ginecologo, poiché è l’unico che può effettivamente valutare l’andamento della gravidanza.