Cacciatore biblico: chi era Nimrod? In quale libro appare?

Diversi scritti rabbinici descrivono il nome Nimrod come un derivato dal verbo ebraico maràdh, ovvero ribellarsi. Nimrod, quindi, era un ribelle. Egli, infatti, istigò il mondo a ribellarsi a Dio.
Il cacciatore biblico compare per la prima volta nella genesi 10,8 – 12. Secondo le letture fu il re dello Shinar, figlio di Cush.
Fu il primo uomo a costituire un grande regno, il cui nucleo era Babele con la sua torre, insieme ad altre città. Si spostò ad Assur e fondò Ninive.
Nimrod fu un grande cacciatore, utilizzò per primo il fuoco proponendone l’adorazione al suo popolo. In seguito alla morte della madre, dichiarò di essere il dio sole Baal e che come tale doveva essere adorato. Proprio per questo motivo risulta il primo ribelle, nonché quello per eccellenza.
Nimrod: chi è e in quale libro appare
Nimrod appare nella Genesi, precisamente al capitolo 10, e viene descritto come un uomo grande e potente, che istituì un grande regno.
Sembrerebbe il pronipote di Noé, che sposò la sua stessa madre Semiramide.
Nimrod è conosciuto come il primo ribelle che sfidò Dio, invitando l’intero popolo ad adorare il fuoco, oppure di riconoscerlo come il Dio Sole.
Di Nimrod si sa be poco, se non che istituì un grande regno che comprendeva anche Babele. Fu un tiranno, così da sviare gli uomini dal timore di Dio a quello per lui.
Nimrod sarebbe stato ucciso da Esaù, il fratello di Giacobbe, nonché figlio di Isacco.
Che relazione c’è tra la torre di Babele e il cacciatore biblico
Nimrod si ricollega al mito della torre di Babele. Dopo aver costituito il suo regno, infatti, instaurò una tirannia per continuare il suo atto di ribellione a Dio. Secondo lui, infatti, gli uomini dovevano smettere di temerlo, controllandoli con il suo potere.
Il suo regno includeva le città di Babele, Erec, Akkad, Calne e Sinar.
Nimrod covava rancore per Dio a causa dei suoi interventi punitivi, come l’inondazione a cui Noé fu costretto a far fronte. Proprio per questo motivo, decise di costruire una torre così alta che non sarebbe mai stata raggiunta dalle acque, vendicando quindi la distruzione dei suoi antenati.
Alla fine convinse la folla a seguirlo, e a costruire questa torre. La torre di Babele fu costruita in pochissimo tempo, diventando il primo e vero atto di ribellione.
Il popolò, infatti, diede ragione a Nimrod, dichiarando che sottomettersi al dolore di Dio era un atto di codardia.