Qual è il primo robot umanoide della storia?

La robotica è entrata a far parte della nostra vita, nonostante queste macchine intelligenti non siano ancora diffuse a causa di un serie di problemi, sicurezza, costo e sviluppo tecnologico. Per il momento i robot umanoidi sono utilizzati da alcune scuole, negli ospedali e nei centri di ricerca, tuttavia nei prossimi anni inizieranno ad essere sempre più presenti anche nelle nostre case, accompagnandoci nella vita di tutti i giorni. Tutto nacque nel 1954, con il primo robot umanoide del mondo realizzato da George Devol chiamato Unimate.
Si trattava in assoluto della prima volta che un robot veniva commercializzato, una macchina completamente programmabile e digitale. Due anni più tardi Devol e fondò la prima società specializzata in robotica del pianeta, insieme a Joseph Engelberger, iniziando nel 1961 a vendere macchine robotizzate per le industrie automobilistiche della General Motors in New Jersey.
Le origini della teoria scientifica, invece, che portò alla costruzione dei primi robot umanoidi, è da ricondursi a Isaac Asimov considerato il padre della robotica, il primo a utilizzare questo termine nel lontano 1941. Ad Asimov si devono le famosissime 3 leggi della robotica, utilizzate ancora oggi per l’apprendimento controllato delle macchine intelligenti autonome, che solleveranno nei anni a venire innumerevoli discussioni di natura etica.
Cosa significa la parola robot?
Un’altra curiosità interessante, legata al mondo della robotica, riguarda l’etimologia della parola robot. Si tratta di un termine che proviene da una parola ceca, “Robota”, utilizzata dallo scrittore Karel Capek per indicare alcuni personaggi in un romanzo del 1920. Letteralmente robot significa lavoro forzato, infatti veniva impiegato per rappresentare le condizioni in cui si trovavano alcuni lavoratori delle neonate catene di montaggio automobilistiche, introdotte da Henry Ford e presto diffusesi in tutto il mondo industrializzato.
Quali sono le origine storiche della robotica?
Sebbene la robotica sia una disciplina moderna, legata alle nuove tecnologie e allo sviluppo dei sistemi hardware e software dei nostri giorni, i pionieri di tale settore si trovano addirittura nel 270 d.C., quando i Greci cominciarono a disegnare progetti di apparecchi meccanizzati, che in qual caso simulavano macchine in grado di volare imitando gli uccelli. Durante gli ultimi 2 mila anni sono stati molti i personaggi che hanno sognato sistemi meccanizzati, tra cui il grande inventore Leonardo da Vinci, tuttavia è soltanto nell’ultimo secolo che la robotica è diventata quella scienza che oggi noi tutti conosciamo.
Nel 1959 il MIT, Massachussets Institute of Technology, realizzò il primo sistema computerizzato dotato di servomeccanismi, mentre nel 1963 venne costruito il primo robot umanoide con 6 punti di flessibilità, simulando la mobilità di un braccio umano. Nel 1979 un grande passo in avanti, un robot progettato presso l’Università di Stanford percorre un’intera sala senza l’intervento umano, evitando da solo una serie di ostacoli, ovvero delle sedie disposte a caso lungo il cammino, risultato ottenuto grazie a dei sensori e un programma di calcolo avanzato.