Luoghi esoterici di Torino: ecco quali vedere

Torino è considerata una città magica da chi pratica la magia bianca, e sempre secondo i sostenitori di quest’ultima forma una triangolo esoterico, in Europa, con Praga e Lione, ma anche un triangolo “nero” con Londra e San Francisco. Ma quali sono i luoghi misteriosi più belli da vedere, in questa città?
Le fontane
Uno dei motivi per cui Torino è considerata una città magica, è la sua presenza di acqua, che da chi pratica l’esoterismo è considerata una fonte importante di energia. Il fulcro di queste energie si trova nelle fontane, e tra queste vanno citate:
- la Fontana delle Nereidi e dei Tritoni, all’interno dei Giardini Reali, realizzata nel Settecento da Simone Martinez;
- la Fontana dei Mesi, nel Parco del Valentino, realizzata da Carlo Ceppi nel 1898, al suo centro sono rappresentati in un gruppo statuario i quattro fiumi che attraversano la città, ossia la Dora, il Po, la Stura e il Sangone, circondati da statue femminili che rappresentano i mesi dell’anno;
- la Fontana Angelica, in via Cernaia, dove si trovano vari palazzi in stile Liberty, venne realizzata nel 1929 da Giovanni Riva, e comprende quattro gruppi statuari che vanno a rappresentare le quattro stagioni, e sono presenti vari simboli di impronta massonica;
- le Fontane di Villa della Regina, affiancate a statue di divinità e ad un anfiteatro.
Altri luoghi misteriosi di Torino
Un punto esoterico di Torino è Piazza Statuto, nel centro storico della città, è considerata un vertice del cosiddetto “triangolo di magia nera”, e il fulcro di tale vertice, secondo alcuni, è il monumento di Fréjus, eretto nel 1879, che consiste in una piramide di massi enormi, provenienti dal traforo di cui porta il nome, e al cui culmine è presente la statua di un genio alato, che porta una stella a cinque punte sul capo, e al di sotto di esso si trovano figure di Titani abbattuti.
Convergono delle “energie magiche” anche al museo egizio di Torino. Presso di esso sono esposti oggetti appartenenti a sovrani e sacerdoti egizi. Nel 2014, poi, lo stesso museo ha organizzato una visita incentrata sull’Heka, ossia il principio magico egizio.
Altro luogo da citare è il Palazzo del Diavolo, con il suo portone, che secondo una leggenda sarebbe stato creato dallo stesso Lucifero per imprigionare uno stregone, che lo aveva invocato invano, e lui non uscì più da quell’edificio. Questo palazzo è stato teatro poi di omicidi e sparizioni.
Tra le chiese, non si può non citare la Gran Madre, ispirata al Pantheon di Roma, in cui si trovano sulle sue scalinate delle figure femminili, legate alla leggenda del Graal: infatti al centro svetta una statua che innalza un calice, ed essa dovrebbe indicare il punto in cui si trova la coppa preziosa.
Un centro importante della magia bianca, nel capoluogo piemontese, è Piazza Castello, in cui sarebbe concentrata la sua energie positiva. Presso di essa di trova il Palazzo Reale, e al cancello di questo sono situate le statue dei Dioscuri, ed esse segnano il confine tra questa zona e quella in cui, in epoca romana, venivano sepolti morti e condannati crocifissi.