Neonati in piscina: quali sono i benefici e i contro?
L’acqua è una fonte di benessere per chiunque in tutti i sensi. Del resto, tutto ha origine dall’acqua, e senza di essa non ci sarebbe vita. Non si parla solo di acqua da bere, bensì anche di acqua del mare, e acqua di piscina. Nuotare è una pratica benefica, che apporta a tutti effetti positivi, anche ai neonati. Sì, i neonati in piscina possono ottenere importanti benefici, pur essendo veramente piccoli. Basta solo pensare che i bambini, prima di venire al mondo, sono crescono in una sacca piena di liquido amniotico. È qui, all’interno del ventre materno, che si sentono al sicuro, che cominciano la loro vita, e che, cullati e amati dalla madre, si sviluppano fino al momento della nascita.
Neonati in Piscina: consigli e informazioni su questa pratica
I bambini si sentono naturalmente a loro agio in acqua, in quanto hanno già sperimentato questa esperienza all’interno dell’utero della madre. In piscina ricevono stimoli sensoriali nuovi, che tuttavia, grazie all’azione benefica e calmante dell’acqua, risultano piacevoli.
È importante che l’acqua della piscina sia a temperatura costante di 37°C, e quindi una piscina fatta apposta per questo tipo di attività. Questo perché la temperatura del bambino è di circa 37°C, e uno sbalzo termico potrebbe non solo causare shock, ma anche debilitare il suo sistema immunitario.
È altresì importante che chi immerge il bambino in acqua, lo faccia con dolcezza. Il bambino deve essere sostenuto, ma allo stesso tempo deve essere libero di muovere gambe e braccia, per simulare il nuoto. Durante il ciclo, può essere utile versare sulla testa del bambino dell’acqua in modo delicato facendo attenzione a non bagnargli occhi e bocca. Se l’acqua dovesse arrivare al naso, nessun timore: fino ai sei mesi il bambino attiva il naturale riflesso di apnea.
Il neonato può essere portato in piscina già a un mese dal parto, poiché è già in grado di compiere i movimenti in piena autonomia. È necessaria però la presenza della mamma durante questo trattamento, e quindi è necessario che lei si sia ripresa pienamente dalle fatiche del parto.
Ad ogni modo, prima di immergere il bimbo in piscina, è bene fargli bagnare i piedini per fargli capire cosa sta succedendo, ed evitare così spaventi inutili. Inoltre, prima di immergersi con lui, è bene procedere con calma e cautela, sempre per evitare inutili spaventi al proprio bambino.
Benefici e rischi del nuoto neonatale
I neonati in piscina traggono giovamento sia per quanto riguarda il sistema nervoso, che per quanto riguarda l’apprendimento. Il nuoto neonatale, infatti, permette di sviluppare la capacità cognitiva, nonché le abilità mentali. L’acqua migliora la fiducia in sé stessi, e nel mondo che lo circonda. Trae giovamento anche il tono muscolare, e il coordinamento. Infine, acquaticità neonatale è in grado di stabilire una connessione più profonda tra la madre e il bambino.
Non vi sono particolari rischi a portare i neonati in piscina, e l’unica precauzione è quella di procedere con cautela. Il bambino, infatti, recupera dalla sua memoria ancestrale quei movimenti che faceva nell’utero, e li compirà autonomamente anche in questa situazione. È bene però iniziate fin dai primi mesi, poiché questi riflessi, oltre a quello naturale di apnea, dura solo per i primi sei mesi di vita.